Fattura elettronica, attenzione ai nuovi codici errore
Nuovi controlli e specifiche tecniche per lo scarto delle fatture
Il 30 luglio l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una serie di aggiornamenti e nuove specifiche tecniche delle quali tener conto per evitare lo scarto di fatture.
In particolare, sono stati inseriti controlli aggiuntivi su:
- Corretto utilizzo del Codice Destinatario ‘XXXXXXX’: qualora si stia emettendo una fattura destinata a clienti non residenti o stabiliti in Italia, il SdI verificherà che il campo “ID Paese” del Cliente (cessionario/committente), contenga un valore diverso da “IT”. In caso contrario, la fattura verrà scartata con codice di errore 00313.
- Coerenza di partita IVA e Codice Fiscale (se entrambi presenti) sia per il cedente/prestatore sia per il cessionario/committente. In caso i dati del cedente prestatore e/o del cessionario committente siano valorizzati sia con Partita IVA sia con Codice Fiscale, il SdI verificherà che entrambi i dati corrispondano alla stessa persona. In caso contrario, la fattura verrà scartata rispettivamente con codice di errore 00320 e 00324.
- Corretta valorizzazione del Codice Fiscale, sia per il cedente/prestatore sia per il cessionario/committente, nei casi in cui la Partita IVA sia quella di un gruppo IVA. In tal caso, il SdI verifica che sia presente anche il dato Codice Fiscale e che questo appartenga a uno dei partecipanti al gruppo IVA. Qualora il Codice Fiscale non sia presente, la fattura verrà scartata con codice di errore 00322 (cedente/prestatore) o con errore 00326 (cessionario/committente), se il Codice Fiscale è presente ma corrisponde ad un soggetto che non fa parte del gruppo IVA, la fattura verrà scartata con codice di errore 00321 (cedente/prestatore) o con errore 00325 (cessionario/committente).
- Autofatture: verrà controllato che la Partita IVA del cedente/prestatore non sia cessata da più di 5 anni, in caso contrario l’autofattura verrà scartata con codice di errore 00323.
- Indirizzo PEC utilizzato come identificativo del destinatario: questo non deve corrispondere ad una casella PEC del SdI (sdixx@pec.fatturapa.it): in tal caso la fattura verrà scartata con codice di errore 00330.